L’ultimo uomo sulla Terra. Ovvero quando Valerie Cook incontrò Babooshka


Appena iniziamo a leggere questo libro, ci balza subito agli occhi lo stile anticonvenzionale e molto personale della giovanissima autrice: una prosa che, con un ritmo incalzante, “cattura” il più sottile pensiero e il più delicato e segreto sentimento di ogni personaggio della storia; potremmo dire, un incontenibile “flusso di coscienza” che porta il lettore quasi a prendere vivamente parte alle varie situazioni, tanto gliele descrive concretamente!
Un intrigante romanzo di fantascienza, una vicenda di argomento giallo-politico-sentimentale “avvenuta nel 2085” e raccontata dalla protagonista, “una vecchia giornalista, una vispa negli anni verdi, che consuma il tempo restante in una casa di riposo”.
Corsivi, maiuscoli, virgolette, parentesi quadre, puntini di sospensione, interrogativi, interiezioni, citazioni in lingua inglese: elementi e forme di scrittura?
… No, non solo!… Per la Biscarini essi sono piuttosto strumenti, “pennelli” di cui servirsi in maniera alquanto originale – e persino spregiudicata – per “dipingere” sempre nuovi “quadri”.
“Un bel giorno egli non si presentò in parlamento e la cosa a tutti parve molto strana. Beh non è certo una cosa usuale che, a due giorni dalle elezioni il favorito numero uno non si trovasse al suo posto di combattimento, non trovate? A qualcuno venne la brillante idea di fare un salto nel suo triste appartamento, che fino a due mesi fa aveva condiviso con la moglie”…

Autore: Martina Biscarini
Pagine 144 - Euro 10