Una pièce
teatrale che, lungi dal pretendere di essere esaustiva, intende testimoniare
l’importanza della personalità e dell’opera filosofica, sacerdotale e sociale
di un religioso militante, di un uomo di solida cultura che è riuscito a calare
il messaggio evangelico nella complessa realtà di oggi.
Un viaggio nel poliedrico mondo culturale di padre Ernesto
Balducci, persona coraggiosa, franca, generosa, altruista e fedele, dall’inizio
alla fine, ad una battaglia planetaria in difesa dei diritti dei poveri e degli
operai.
Un uomo che dimostrò un alto spessore etico e un impegno
civile disinteressato, e che divenne oggetto di critiche da più fronti proprio
perché la dimensione del suo progetto travalicava i provincialismi, le comode
omologazioni e si poneva in antitesi costruttiva al dilagante conformismo e al
culto dell’ignoranza; un “tenace combattente, fiducioso nella ragione e nel più
ampio disegno divino”: “pensiero e azione, teoria e prassi, messaggio
evangelico e vicinanza al dramma della miseria e dello sfruttamento, raccordo
fra ragione e fede”.
Eccolo, in tutta la sua valenza e
in tutta la sua attualità, uno dei pensieri cruciali di padre Balducci:
“L’obbligo di obbedire alla Patria quando essa chiama alle armi, è subordinato
alla giustizia naturale. […] Il che significa che nel caso di una guerra totale
i cattolici avrebbero non dico il diritto ma il dovere di disertare […] un
attimo di silenziosa ammirazione per coloro che a proprie spese testimoniano
un’assoluta volontà di pace” (scena quarta, seconda parte).
Autori: Giovanni Lombardi, Cristiano Mazzanti
Pagina 64 - Euro 10